"impro"

2013-04-30 by

ieri mi sono ricordato di quella lunga estate di un paio di anni fa in cui ad Avellino è andato di moda nei locali il cosiddetto genere “impro”, con tutte le sue poliformi varianti tipo “impro-jazz”, “impro-noise”, “impro-babil”, “impro-ponibil” e chi ne ha ne metta.

per il gestore del locale indubbiamente un’ottima idea: dare una tromba o una chitarra in mano ad un passante ubriaco e, senza doverlo per questo pagare, farlo attorniare di un pugno di wannabe-ubriachi paganti.

non so bene il perché, ma assistere a quegli “spettacoli” era ottundente più o meno come lo scorrere foto su di un tablet col ditino al ritmo di 2 foto al secondo: stavi lì ad osservare senza capire, forse domandandoti se fóssi tu l’unico a non capire o semplicemente tu l’unico non-ebbro/non-fumato/non-qualcosa. sembrava di assistere ad una sòrta di nouvelle-vague in forma musicàle, con l’aggravante di esserci fisicamente e quindi di respirare fumo (di varia natura) ed alcool.

di quell’estate non resta molto: colòro i quali hanno dato vita a questo momento “impro” sono tornati a fare quello che facevano prima (indovinate; non certo suonare); alcuni di loro forse sono già stati piazzàti in banca o presso lo studio del padre, non saprei; per saperlo dovremo restare in attesa della prossima moda musicàle per fare l’appello e vedere chi manca.

dopo essere passàti perlopiù indenni attraverso la moda della techno minimale “suonata” da noi giovani universitari che giriamo le rotelline di Ableton Live e questo delirio “impro”, ci è toccato poi farci largo tra le tribute band. con i sempre più ristretti spazi offerti alla musica live oggi in città, a quanto pare il presente è il cantautoriale acustico e la sperimentazione in forma di duetto o trio (due bassi e batteria, due batterie e corno francese, radiofrequenzimetro e peretta da clistere).

con la stessa inflessibile serenità un po’ perplessa che ci contraddistingueva agli albori della “minimal” proposta da chi fino al giorno prima vestiva di dreadlock e stracci e professava il luddismo, assisteremo composti al compiersi di un altro viaggio senza meta.

It-Alien & Centerbe live

2009-08-16 by

on August 27th and 28th, me and my friend Antonio “Centerbe” Iandolo are going to perform two different live acts in the nearby.

the first one will be held at Carlo Gesualdo theater in Avellino, Italy, which is our city. the performance will be part of Flussi electronic music festival. we are going to perform some standard electronic live performance; after all, we have been scheduled because another artist performance has been canceled :)

on August 28th, instead, we will perform a more interesting experiment: I own a Theremin, one of the first electronic instruments ever, which main peculiarity is that it does not have to be touched in order to be played; this will allow us to create a “musical environment”, in which the audience, which will actually be attending to a wine&food tasting at Fiano Music Festival, will interact with the music by simply “being there”. The sound coming from the Theremin and a microphone will be translated into MIDI messages and used in conjuction with other instruments to create an unusual background music for the event.

Flussi Festival
Flussi Festival, our 08/27 live set place
Fiano Music Festival
Fiano Music Festival, our 08/28 live set place

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