Riguardo Blade Runner

2009-07-16 by

nessuno lègge questo blog, quindi fondamentalmente la domanda la faccio a me stesso e la lascio ai posteri.

considerato che

io sono agilmente catalogabile come geek, nerd, sfigato tecnologico di prima generazione (cioè quelli talmente sfigati che, ora che la tecnologia fa figo, mi sono abbarbicato sul ramo della tecnologia 1.0, ovvero cellulare che si limita a telefonare, lettore multimediale che si limita a lèggere, scopro adesso i blog, non sono iscritto a Facebook, e così via);

si deve ritenere normale che:

– ho visto per la prima volta Blade Runner un mese fa
– mi sono addormentato dopo 15 minuti
– ci ho riprovato due sere dopo partendo dai 15 minuti
– mi sono addormentato dopo 15+10 minuti
– ci ho riprovato una settimana dopo partendo dai 20 minuti
– mi sono addormentato dopo 20+15 minuti
– ci ho riprovato una settimana dopo partendo dai 30 minuti
– mi sono addormentato dopo 30+25 minuti
– mi sono rotto le palle per ciascun singolo minuto di visione del film
– mi sono domandato cosa accadrà di tanto eclatante nella successiva ora tanto da renderlo un capolavoro del genere (che mi piace, se il genere è fantascienza, come credo che sia)

?

Della Mimosa

2007-03-08 by

Il calendario di Windows dice che è 8 marzo.

“Della mimosa.”

Mesi e mesi,
mai ella si mosse,

ma il sole
le disse: “sei mia”,

ella, desiosa all’idea,
smise i semi,
e ammise sommessa:
“io l’amo”.

S'accenti!

2005-11-19 by

Ode all’ineluttabilità dell’ignoranza sopra la viziosa conoscenza.

S’accenti! – 19/11/2005

Accenni stentati,
ascessi inintesi;

tacenti,
cantàti,
tenaci,
eccitanti.

Sintesi saccente,
antica scientia,

in tant’anni
t’accettai,
né tacente,
né tentennante.

Cessa e taci.

Il Dimenticarsi

2005-10-17 by

Il dimenticarsi.

Artista della mendacia,
sai scandire
attimi da amante,
distratta,
indi distaccarti.

Sei stata
castellana, lì,
nei miei castelli
di carta..

Identica a te è l’aria;
dimmi: ti cimentasti mai,
nel dimenticarti di me?

Se, stanca, rammenterai,
certamente mai triste,
t’arda d’illimitata ira
la mente di diamante,
seminata di dardi
intrecciàti nell’intima anima
tremante.

Mentirai a te stessa,
ti dimenerai,
scissa tra i sentimenti,
ma sarà tardi;
è tardi.

Il dimenticarsi,
è la lenta, antica e catartica
mia medicina.

Ad Oriente

2005-05-12 by

Ad Oriente.

Interi terreni
intinti in oro nero,
ed orde di reietti
tenenti niente.

Riti d’antenati
ora trainano
atti di terrore
di ardìti iniettàti d’odio,
tetri adoratori di Dio.

Ritorneranno odore di datteri
ed ardore di tante arti?
Torneranno i torrenti
da tanti attinti
nei territorii
ora aridi e torridi?

Tornerei indietro di anni,
ritentando in eterno
di ridare adito
a teneri intenti
di rinata interiorità


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